Le fonti analizzate discutono il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni in ambito condominiale, analizzando diverse situazioni concrete. Vengono esaminate le conseguenze penali per chi, pur potendo ricorrere al giudice, si fa giustizia da sé mediante violenza sulle cose o sulle persone. Si approfondisce l’elemento soggettivo del reato, ovvero la ragionevole convinzione di legittimità della propria pretesa, e si chiariscono i limiti dell’autotutela del possesso. Infine, vengono presentate diverse sentenze giudiziarie che illustrano l’applicazione pratica della norma.