Il testo tratta la definizione e l’applicazione del “condominio minimo”, specificando che si configura anche in edifici divisi verticalmente, come nel caso esaminato dal Tribunale di Belluno. La sentenza del Tribunale ribadisce che la condominialità non è esclusa dalla divisione verticale delle proprietà, riferendosi a precedenti sentenze della Cassazione. L’articolo analizza i requisiti del condominio minimo, la comproprietà dei beni comuni e la sua distinzione dalla comunione ordinaria, anche in presenza di strutture immobiliari complesse. Infine, viene illustrato un caso concreto di condominio minimo riguardante due abitazioni adiacenti.
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